(Rough) Translator

25 agosto 2013

Pliosauro-mimici

Quando, nove anni fa (come vola il tempo!) realizzai questa foto, non pensavo che sarebbe finita su Wikipedia (...esisteva Wikipedia nel 2004?). La foto originale, in pellicola (erano altri tempi...), è da qualche parte nei miei album di fotografie. Essa ritrae Simone Maganuco in un laboratorio del Museo di Storia Naturale di Milano. In quel periodo, Simone stava descrivendo assieme a Cristiano Dal Sasso il voluminoso esemplare che sta sostenendo con ambo le braccia, il rostro completo ed articolato di un grande spinosauride africano. L'esemplare è infatti il famoso, anzi, famigerato, MSNM V4047, descritto da Dal Sasso et al. (2005). Anche se il primo pensiero che a moltissimi (specialmente ai fallomarmocchi della rete) viene in mente vedendo l'esemplare è relativo alle dimensioni dell'animale, a me quel rostro suscita ben altri pensieri. Esso è unico in tutto Theropoda per qualcosa di molto più interessante che una sciocca stima dimensionale. Si tratta di quel genere di dettagli che mandano in eccitazione gli anatomisti comparati (come me): bizzarre morfologie che stravolgono "regole" generali dell'anatomia di un clade. Siccome molti dei lettori non sono ferrati in anatomia, penso che un'immagine valga più di una lunga descrizione. Per questo, aiutato dalla illustrazione del rostro di MSNM V4047 in vista dorsale e laterale, opera di Marco Auditore (inclusa in Dal Sasso et al. 2005), confronto l'esemplare milanese con un rostro di theropode morfologicamente meno aberrante, quello di Tarbosaurus, da Horum e Sabat (2003) (non c'è un motivo particolare per aver usato Tarbosaurus: quasi ogni altro theropode avrebbe svolto una funzione di confronto analoga per questo post).
Per aiutare il lettore e fare più chiarezza, le superfici laterali di alcune ossa sono state colorate in modo corrispondente: premascellare, mascellare e nasale. La linea rossa indica la sutura laterale mascellare-nasale. La finestra viola è la narice esterna.
Figure non in scala.

In Tarbosaurus (e nella grande maggioranza dei theropodi), il premascellare è relativamente corto, forma la parte più anteriore del margine orale, ha una ridotta partecipazione al tetto del cranio e forma buona parte del margine anteroventrale della narice esterna. Inoltre, il premascellare presenta un processo posteroventrale alla narice esterna che ne borda il margine ventrale. Il mascellare forma la maggior parte della superficie laterale del rostro, ha una partecipazione al margine ventrale della narice variabile da assente a moderato. Il nasale è allungato, forma buona parte del tetto del rostro, ed ha una lunga sutura con il mascellare, relativamente uniforme. Il ramo subnariale (anteroventrale) del nasale è generalmente sottile. La narice esterna è ampia e posta rostralmente.
In MSNM V4047, il premascellare è allungato, forma buona parte del tetto del rostro, ed è completamente escluso dal partecipare alla narice esterna (condizione unica in tutto Theropoda). Nonostante l'ampia espansione posterodorsale, il premascellare è del tutto privo di un processo posteroventrale. Il mascellare forma ancora una parte importante della superficie laterale del rostro, ed ha una complessa sutura interdigitata sia con il premascellare che lungo il suo margine dorsolaterale. Caso unico in Theropoda, il ramo rostrale del mascellare (anteriore alla narice esterna) è più spesso dorsoventralmente rispetto alla sua componente ventrale alla narice. Il mascellare forma l'intero margine ventrale della narice esterna. Il nasale è relativamente ridotto, e forma solo un terzo del tetto del rostro. Il ramo anteroventrale del nasale è molto robusto e penetra nel mascellare; tuttavia, esso non può essere considerato una "ramo subnariale" dato che è completamente escluso dal margine della narice esterna a causa dell'espansione del mascellare. La narice esterna è molto ridotta in dimensione, e collocata nel terzo posteriore del rostro. Inoltre, come scritto prima, essa non ha alcuna partecipazione da parte del premascellare.

Il rostro di MSNM V4047 è veramente molto aberrante per gli "standard" theropodi. Per questo motivo, io lo trovo molto interessante ed enigmatico. Sebbene sia spesso considerato simile a quello dei coccodrilli, esso è anche vagamente "aviano" nelle caratteristiche generali a causa della ampia espansione del premascellare che produce un "becco" simile a quello degli uccelli. 
Tuttavia, il clade che MSNM V4047 mi ricorda maggiormente non è in Theropoda, né in Archosauria. Sebbene sia poco (o forse mai) menzionato, il rostro degli spinosauridi, ed in particolare quello di MSNM V4047 è molto simile a quello dei grandi pliosauridi.
Entrambi i cladi condividono:
- premascellare molto allungato che forma buona parte del tetto del rostro.
- nasale ridotto/assente che non forma la parte anteriore del rostro.
- narice esterna ridotta ed arretrata, priva di partecipazione del premascellare.
- sutura mascellare-premascellare interdigitata.
- sutura dorsolaterale del mascellare interdigitata.
- costrizione trasversale del rostro a livello della sutura premascellare-mascellare.
- >5 denti premascellari, con il primo dente molto ridotto, mentre il secondo ed il terzo molto ampi.
- profilo ventrale del margine orale sinusoidale.
- denti conici con striature e creste apicobasali.
Figure non in scala.

L'elevato numero di somiglianze non è, ovviamente, casuale, ma riflette una convergenza morfologica che implica (o perlomeno sostiene) una analogia funzionale, se non ecologica.
Pertanto, oltre alla (abusata) analogia con i coccodrilli, penso sia giunto il tempo di chiamare gli spinosauri come theropodi "pliosauro-mimici".

Bibliografia:
Benson, R.B.J., Evans, M., Smith, A.S., Sassoon, J., Moore-Faye, S., Ketchum, H.F., Forrest, R. (2013). A Giant Pliosaurid Skull from the Late Jurassic of England. PLoS ONE 8 (5): e65989.
Dal Sasso, C., Maganuco, S., Buffetaut, E. and Mendez, M.A. (2005). New information on the skull of the enigmatic theropod Spinosaurus, with remarks on its sizes and affinities. Journal of Vertebrate Paleontology 25 (4): 888–896. 
Hurum, J.H. and Sabath, K. (2003). Giant theropod dinosaurs from Asia and North America: Skulls of Tarbosaurus bataar and Tyrannosaurus rex compared. Acta Palaeontologica Polonica 48 (2): 161–190.

5 commenti:

  1. molto probabile (direi praticamente certo) che lei la conosca già, ma qui c'è una foto dei fossili di Stromer
    http://animal.memozee.com/view.php?did=20188&tid=2
    http://animal.memozee.com/Arch05/1144302848.jpg


    JD

    RispondiElimina
  2. Come già tante volte detto, io di solito mi perdo sui sentieri dell'anatomia comparata. Stavolta peró la comparazione é stata chiara anche per chi come me non la mastica dai tempi dell'università. Se tu producessi un giorno un testo sui teropodi, basando le descrizioni su comparazioni visivamente così chiare, utilizzandole per rendere conto delle ipotesi filogenetiche, e citando i casi di omoplasie e cercandone le motivazioni funzionali, io lo comprerei immediatamente. Magari con illustrazioni artistiche di Troco e tecniche di... quell'altro paleoartista che ha spesso collaborato con te e di cui ora, mi scuso, mi sfugge il nome (ma ho scaricato quasi tutte le sue raffigurazioni di teste di ceratopsi). Saluti.

    RispondiElimina
  3. penso che in molti ci si auguri che un testo simile venga alla luce - sarei sicuramente anch'io fra glia acquirenti.

    Emiliano

    ps ho capito anch'io che anatomia comparata non l'ho mai studiata

    RispondiElimina

I commenti anonimi saranno ignorati
-------------------------------------------------------------
Anonymous comments are being ignored
-------------------------------------------------------------